In questi giorni di grandi ansie e preoccupazioni non sono mancati i dibattiti in vista della riaperture della scuola, ci sarebbero interi romanzi da scrivere. Ma che questo paese, il nostro, sia fermo al medio evo, e nulla sia cambiato nel ruolo dei genitori, lo si è ben capito dal discorso fatto anche dalla Ministra Azzolina che nel corso della puntata di Live-Non è la d’Urso, ci ricordava che la temperatura ai bambini, prima dell’ingresso a scuola, va misurata a casa. Anche in questo caso si potrebbero sprecare parole, visto che ogni insegnante avrebbe potuto disporre di un termoscanner in classe, per misurare la temperatura agli alunni, facendo l’appello. Ma in Italia si sa, le cose appaiono sempre più complicate di quelle che non sono…
Ma ritorniamo alle parole della Azzolina che con Barbara d’Urso parlava di questo rientro a scuola. “Le mamme dovranno misurare a casa la temperatura ai bambini” è questa la frase cardine. Le mamme? Perchè i papà non dovrebbero essere in grado di farlo? Perchè diamo per scontato che a portare a scuola i bambini siano le mamme che non lavorano e che quindi hanno come unico compito della giornata quello di misurare la temperatura? E qui viene meno anche il rispetto per i padri che un ruolo, al pari di quello della mamma, devono averlo nell’educazione dei figli. Il nostro quindi non è un discorso in difesa delle madri, le donne ormai, sono abituate a tutto questo. Ma è tempo che anche i papà si facciano sentire. Perchè non dovrebbero essere loro a misurare la temperatura come nella foto che apre questo post, viene fatto dal Governatore del Piemonte Cirio? Perchè dovrebbero essere solo le mamme a preoccuparsi? “Le mamme si chiedono, le mamme sono in ansia, le mamme vogliono sapere” era questo il tono della chiacchierata tra il ministro e la d’Urso.
Ma gli stessi torni e le stesse domande vengono poste anche altrove, dalla tv ai giornali, come se le madri fossero le uniche a preoccuparsi dell’educazione e della salute dei loro figli. Padri di tutta Italia, e non solo, fate sentire la vostra voce, ce n’è un grande bisogno.
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