In queste ultime ore la famosa stilista Elisabetta Franchi è al centro delle polemiche per via di alcune dichiarazioni fatte. La nota imprenditrice italiana ha parlato di donne, di maternità, di lavoro. La stilista ha detto di prediligere nei ruoli importanti del suo brand, solo le donne che hanno superato i quarant’anni perchè sono più libere da impegni familiari e quindi anche da eventuali gravidanze. Così Elisabetta Franchi è stata immediatamente accusata di sessismo. Adesso anche Elena Bonetti, ministro per le pari opportunità e la famiglia, ha voluto dire la sua tramite l’ Ansa riguardo a questo argomento e alla stessa stilista.
Elena Bonetti interviene dopo le parole di Elisabetta Franchi
“Le parole dell’imprenditrice e stilista Elisabetta Franchi riflettono la gravità di una situazione che ha tolto dignità alle donne nel lavoro e nelle scelte di vita. Per questo è stato necessario e urgente avere il Family Act, avere cioè una riforma delle politiche familiari che interviene su un sistema di mercato del lavoro che per anni ha penalizzato le donne, obbligandole a scegliere tra lavoro e maternità e considerando la maternità un costo” ha così detto la ministra Bonetti. “Abbiamo visto quanto l’inconciliabilità della maternità con la carriera sia consolidata nel nostro Paese con effetti devastanti” ha continuato la Binetti.
“Per anni le donne si sono trovate a dover essere sole nella gestione dei carichi familiari, senza adeguati servizi e sostegni economici. questa situazione andava cambiata con urgenza e il governo lo ha fatto con un incentivo del tutto inedito: abbiamo già introdotto la decontribuzione per le lavoratrici che rientrano dalla maternità, e il Family Act, che entra in vigore il 12 maggio, introduce un principio paritario di congedi parentali tra le donne e gli uomini, defiscalizza il lavoro femminile, introduce sostegni economici alle famiglie, aumenta i servizi educativi e gli asili nido e dà un sostegno economico per accedervi” ha aggiunto così la Bonetti dopo quanto accaduto e le polemiche che si sono scatenate.
La ministra ha poi concluso: “È un cambio di passo che la politica ha scelto e che oggi deve diventare realtà per tutti: per le imprese e per le donne, perché tutte vedano riconosciuto in concreto il diritto di lavorare e di essere madri. Questa è, come ci ha ricordato il presidente Mattarella, dignità“.
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