Come posso aprire un Centro per l’infanzia?

Pubblicato da Benedetta Calasso

Un centro per l’infanzia: come posso fare per aprire uno spazio speciale per i bambini?

Un Centro per l’Infanzia non è il classico asilo per bimbi. Questo centro propone altro, una serie di ulteriori servizi educativi. Servizi che sono decisamente più flessibili e si adattano anche alle esigenze dei bambini stessi. Tanto per fare degli esempi ci sono laboratori ludici,  l’inserimento di piccoli con delle disabilità o l’integrazione di bimbi stranieri. In questo senso cresce anche la domanda dei genitori che scelgono il centro per l’infanzia. E se io fossi intenzionata ad aprirne uno come posso fare? In questo articolo vi daremo alcune dritte per rispondere a questa domanda per avere le idee più chiare. Sempre più donne decidono di trovare un lavoro che possa coniugare la loro passione con il tempo a disposizione per curare anche i proprio figli. E questa potrebbe essere una soluzione davvero interessante, visto che non ci si allontanerebbe molto da casa, anzi! Il centro per l’infanzia infatti, si può aprire presso la propria abitazione, qualora risponda ai requisiti richiesti dalla regione in cui si vive e si è residenti. Il budget da sostenere per costituire l’impresa rivolta all’infanzia vari a seconda della tipologia scelta: le cooperative o la società di persone e capitali che devono essere costituite davanti un notaio, mentre le ditte individuali non richiedono tale obbligo.

Aprire un centro per l’infanzia: tutto quello che c’è da sapere

Le normative per l’apertura di un centro per l’infanzia cambiano da regione a regione ma sicuramente se volete aprire questa attività dovete innanzitutto domanda di attribuzione della Partita IVA, aprirla, e l’iscrizione nel Registro delle Imprese per poi effettuare anche la denuncia di inizio attività. Bisognerà fare attenzione al personale. Ci vorrà una laurea in uno di questi titoli di studio, almeno una: laurea in scienze della formazione, laurea in scienze dell’educazione, laurea in psicologia, laurea in servizio sociale, diploma di scuola media superiore di maestra d’asilo, diploma di maturità magistrale, diploma di assistente o dirigente di comunità infantili, diploma di scuola media superiore e attestato di formazione professionale per attività socio-educative in favore di minori riconosciuti.

Il centro dovrà essere uno spazio sicuro sotto ogni punto di vista. E quindi bisognerà garantire ai bimbi la giusta sicurezza. Nel locale sarà fondamentale uno spazio minimo di quattro metri per bambino iscritto e servizi igienici adeguati alle loro età. Tutto ciò al fine di poter avere  l’attestato di idoneità igienico-sanitaria e il certificato di prevenzione incendi.

Per la localizzazione della sede è preferibile scegliere un’ubicazione al piano terreno, escludendo i seminterrati, al fine di facilitare l’accesso all’area esterna da parte dei bambini. Sarà per questo importante evitare ogni possibile forma ravvicinata responsabile di inquinamento atmosferico, elettromagnetico o acustico. Lo spazio adibito al verde è invece obbligatorio, deve essere facilmente accessibile, sicuro, mediante l’adeguata delimitazione del perimetro e l’assenza dei rischi.

Ovviamente ci vorrà tanta pazienza, creatività e un amore smisurato per i bambini e per questo lavoro.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.

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