Chi è Daniel Roseberry, il direttore creativo di Schiaparelli che curerà i look di Chiara Ferragni a Sanremo 2023

Pubblicato da Benedetta Calasso

Chiara Ferragni ha scelto Schiaparelli tra i brand per Sanremo 2023: il suo rapporto con la maison e il direttore artistico Daniel Roseberry

Daniel Roseberry è un nome che sentiremo sicuramente molto nelle prossime settimane. Un nome che dirà tanto agli esperti di alta moda e a chi ama le tendenze ma poco a chi si approccerà al Festival senza avere molte conoscenze in questo campo. Daniel Roseberry è il direttore creativo della maison Schiaparelli e presto diventerà protagonista delle chiacchierate tra signore poco avvezze al mondo della moda e signori criticoni, anche in Italia.

Chiara Ferragni ha appena spoilerato i brand che ha deciso di portare con lei a Sanremo 2023. La donna farà la sua prima apparizione al Teatro Ariston e sarà presente in ben due serate: la seconda e l’ultima. Chiara porterà sul palco del Festival una figura decisamente nuova e anche per questo motivo sta già destando parecchia curiosità. Da parte sua c’è grande aspettativa, soprattutto da parte dei suoi tantissimi fan internazionali. Cetto è che da una donna come la Ferragni ci aspettiamo anche dei look super glamour quindi torniamo sul nostro argomento! L’influencer ha dichiarato che ha scelto le maison che porterà a Sanremo 2023. Si tratta di due marchi di lusso già indossati molte volte dall’imprenditrice digitale in occasioni importanti tanto quanto quelle della kermesse canora che si terrà a febbraio.

Se uno dei due brand sarà Dior, l’altro sarà Schiaparelli. Al momento ancora non sappiamo quali saranno gli abiti o i completi che le maison stanno pensando per Chiara. Potrebbe anche darsi che la Ferragni ci regali qualche nuovo spoiler ma, in questo caso, chi non apprezzerebbe un grande effetto sorpresa nel vederla scendere dalle tanto temute scale dell’Ariston? Intanto però possiamo approfondirne storia e curiosità. In questo nuovo articolo ci concentreremo in particolar modo su Schiaparelli. Vi parleremo di Daniel Roseberry, il direttore creativo della maison che curerà gli outfit della Ferragni. Così da arrivare preparatissimi a febbraio!

Ecco chi è Daniel Roseberry, il direttore creativo di Schiaparelli

Daniel Roseberry è nato nel 1985, in Texas. La passione per la moda è arrivata fin da quando era davvero giovanissimo. Ha studiato a New York presso il Fashion Institute of Technology. Successivamente, per oltre dieci anni, ha lavorato da Thom Browne. Roseberry aveva spiegato che sentiva il bisogno di creare un vuoto nella sua vita per trovare sé stesso, oltre a una nuova visione e ispirazione. Così decise di licenziarsi da solo. Stando alle poche informazioni che si hanno di quel periodo su Daniel, l’uomo ha vissuto dividendosi tra il suo studio nel quartiere di Chinatown a New York e la casa di un suo amico, dove era ospite.

Nel 2019 è diventato il direttore creativo di Schiaparelli, maison controllata da Tod’s di Diego Della Valle (e anche qui ci viene in mente Chiara Ferragni!). Lo stesso Della Valle ha accolto con molta soddisfazione Roseberry e la sua modernità, la sua innovazione. Si sa infatti che Daniel creò delle illustrazioni per il brand e poi le raccolse in un portfolio consegnato a Schiaparelli. Inutile dire che il portfolio risultò apprezzatissimo ai piani alti della maison. Perché? Perché non includeva gli archivi di Elsa Schiaparelli, la fondatrice del brand. Non solo. Daniel Roseberry si concentrava su una visione tutta nuova ma senza andare fuori dall’essenza e la linea del marchio stesso. E proprio così queste illustrazioni diventarono i suoi primissimi look per la maison , la sua prima collezione Schiaparelli. Nonostante Roseberry lavori già da oltre quattro anni per il brand, è considerato come un volto nuovo. Sarà anche per questo motivo che su di lui si hanno poche informazioni. Quel che è più che certo è che Daniel è un uomo dal talento puro ed innovativo. D’altronde lo si vede in tutte le creazioni che Schiaparelli propone nelle sue collezioni. Il direttore artistico ha una visione originale, all’avanguardia, creativa ed esattamente il linea con l’amatissima maison di lusso.

Chiara Ferragni sceglie Schiaparelli per Sanremo 2023 (e non è la prima volta)

Chi conosce Chiara Ferragni sa benissimo che, già in passato, ha indossato degli outfit pazzeschi firmati da Schiaparelli. E alcuni dei look in questione sono proprio quelli che più hanno fatto parlare, dividendo pubblico e popolo del web. Sarà per il concept più originale e meno convenzionale? Ovviamente al momento non sappiamo ancora quanti abiti di Schiaparelli indosserà Chiara al Festival, tantomeno sappiamo che colori sceglierà, se oserà ancora come ha già fatto. Sicuramente però possiamo ricordare alcuni del look della maison che, invece, ha già sfoggiato in altre occasioni, come per esempio a Parigi, durante la fashion week. Tra capi vedo – non vedo e dettagli color oro, la Ferragni è sempre apparsa assolutamente perfetta con questa linea. E siamo sicuri che lo sarà anche all’Ariston.

Per descrivere il suo lavoro, il creativo in questi anni ha usato questa metafora:  «È una danza, un qualcosa di organico che non cerco di controllare». In una delle sue ultime interviste ( intervista per OfficielItalia), ha anche parlato della sua vita tra la Francia e gli Stati Uniti: «Forse mi manca una New York che non esiste più. Di Parigi amo il mio spazio, dove sono creativamente produttivo. Quando sto via troppo a lungo, mi manca la creatività, il team e il processo in sé. Nonostante le nostre differenze, come città è stata molto generosa nei miei confronti; mi ha dato una Maison con un team». Del team di Schiaparelli Roseberry ha una considerazione speciale: «dietro all’orgoglio della gente che vive qui, batte il cuore di gente che farebbe di tutto per il bello. La squadra è devota e dedicata nel perseguire eccellenza e bellezza; si guadagna il diritto di essere orgogliosa».

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.

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