Burqa per le donne afghane in pubblico: la decisione dei talebani

Pubblicato da Benedetta Calasso

Il decreto dei talebani per il burqa obbligatorio per le donne in pubblico: indietro di oltre vent’anni

Il leader supremo dei talebani ha ordinato con un decreto riservato alle donne qualcosa che ci riporta indietro nel tempo, dopo le conquiste che erano state fatte negli ultimi anni. Le donne afghane dovranno indossare obbligatoriamente il burqa quando si trovano in pubblico In questo modo, con questa decisione, sembra essere davvero tornati indietro di almeno venti anni, anche di più. Il decreto che è stato fatto dai talebani, in queste ore ha fatto davvero il giro del mondo e in tutto il mondo si sta commentando, soprattutto sui social network, l’imposizione che riguarda il burqa per le donne. Cerchiamo di entrare un po’ di più nel merito e vediamo anche che cosa c’è scritto all’interno di questo decreto.

Arriva il decreto: le donne in pubblico con il burqa

A firmare il decreto è stato Hibatullah Akhundzada, nonché il leader supremo talebano. “Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane dovrebbero velarsi il viso di fronte a un uomo che non è un membro della loro famiglia” si legge proprio così nel decreto che è stato emesso appena pochi giorni fa dai talebani. Lo si fa per evitare provocazioni. Si legge che è meglio che le donne rimangano chiuse in casa se non hanno un compito abbastanza importante da dover svolgere all’esterno dell’abitazioni, in pubblico per l’appunto. Il decreto in questione in questi giorni sta davvero facendo parlare molto e ovviamente in tutto il mondo. A maggior ragione le donne, quelle che vivono in un paese democratico come il nostro, stanno condividendo e commentando la decisione.

Sappiamo che talebani avevano imposto l’utilizzo del burqa per le donne durante il loro primo periodo al potere ovvero tra il 1996 e il 2001. Ma quando il regime cadde, proprio in quegli anni, sembrò di tornare indietro nel tempo quando tra l’altro, le città più “occidentalizzate” non seguivano neppure le regole imposte dai gruppi estremisti. 21 anni dopo quel giorno di liberazione, si torna indietro nel tempo. Guerra, pandemia, conflitti, hanno spostato l’attenzione su altri paesi e forse, si sta perdendo di vista, tutto quello che di drammatico continua a succedere in Afghanistan.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.

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