Tumore al seno metastatico, farmaco rivoluzionario sostituirà la chemioterapia?

Pubblicato da Benedetta Calasso

Un farmaco rivoluzionario potrebbe andare a sostituire la chemioterapia nella lotta al tumore al seno metastatico: ecco lo studio

Il tumore al seno metastatico è la forma più grave ed aggressiva di cancro al seno. Uno studio dona speranza. Si tratta di uno studio che arriva da Chicago e che è stato presentato presso il noto congresso American Society of Clinical Oncology. Gli studiosi hanno qui spiegato che un nuovo farmaco sta dando dei risultati decisamente interessanti al punto tale che potrebbe sostituire la chemioterapia proprio nelle pazienti con un tumore al seno metastatico. Ma cerchiamo quindi di capire più nel dettaglio cosa è stato scoperto e quale sarebbe questo farmaco che potrebbe realmente diventare rivoluzionario ed importantissimo.

Un farmaco al posto della chemio? Lo studio per le donne con tumore al seno metastatico

Lo studio in questione è stato chiamato DESTINY-Breast06. Il fine era quello di usare il trastuzumab deruxtecan che altro non è che un coniugato anticorpo farmaco, un nuovo medicinale che combina un anticorpo che va a riconoscere quelli che sono i recettori ormonali espressi dalla cellule tumorali con le molecole di chemioterapici. Insomma, potrebbe essere una vera e propria rivoluzione per molte pazienti.

In particolare, 866 donne, hanno preso questo nuovo farmaco dopo la terapia ormonale ed è stato scoperto che lo stesso è risultato essere più efficiente rispetto alla chemio, in pazienti con una diagnosi di tumore al seno con una bassa espressione della proteina Her2. E’ emerso dunque che i risultati in questi casi sono decisamente migliori tanto che si avrebbe una percentuale pari al 38% in meno di probabilità di ricomparsa del cancro o anche di decesso. Il dottor Giuseppe Curigliano, che è un membro del consiglio nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) proprio a Chicago dove si è tenuto il congresso e la presentazione dello studio, ha fatto sapere che comunque potrebbero esserci degli effetti collaterali come una polmonite interstiziale in una percentuale di pazienti che va dal 5 al 7% ma che, nonostante ciò, dovrebbero essere degli effetti maggiormente governabili.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.