L’IA può prevedere il tumore al seno: ecco lo studio

Pubblicato da Benedetta Calasso

Uno studio rivela che l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare a prevedere il tumore al seno con un anticipo di 5 anni.

Si parla tanto di intelligenza artificiale in questi ultimi anni e spesso la si critica. Eppure l’IA può essere uno strumento decisamente importante. A confermarlo è uno studio che è stato fatto con la coordinazione del dottor Jon Donnelly, dell’Università americana di Duke, a Durham. Questo studio si chiama AsymMirai ed è stato pubblicato su una rivista scientifica dal titolo Radiology. Per questo siamo in grado di parlarvene. Lo studio riguarda da vicino la previsione del tumore al seno. Proprio l’IA potrebbe prevedere il rischio di contrarre il cancro. Scopriamo meglio cosa si è scoperto.

AsymMirai, come l’intelligenza artificiale potrebbe prevedere il tumore al seno

L’intelligenza artificiale potrebbe risultare quindi un aiuto veramente valido e fondamentale, si legge anche a cinque anni di distanza dalla mammografia. Donnelly ha parlato di una previsione anticipata che va da 1 a 5 anni. Lo studio è stato fatto su oltre 210mila mammografie di 81824 pazienti, dal 2013 al 2020. “Il ragionamento dietro le previsioni di AsymMirai è facile da capire, potrebbe essere un utile complemento per i radiologi umani nelle diagnosi e nella previsione del rischio di cancro al seno” ha così affermato Jon Donnelly. Dallo studio quindi è emerso che potrebbe essere possibile prevedere se una donna avrà un tumore al seno nei prossimi anni, proprio da 1 a 5 anni. Questo basandosi esclusivamente sulle differenze localizzate tra il tessuto del seno sinistro e quello destro. Tra l’altro, infatti, tramite lo studio fatto è stata data importanza su quella che è l’asimmetria del seno. Essa potrebbe essere utilizzata un domani come marcatore di imaging per il rischio di cancro.

Lo studio è importantissimo anche per il futuro

E’ chiaro che questo studio potrebbe davvero essere eccezionale, anche e soprattutto in vista del futuro. “Potrebbe avere un impatto pubblico influenzando, in un futuro non troppo lontano, la frequenza con cui le donne si sottopongono a mammografieha spiegato l’esperto e coordinatore Donnelly.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.