Donna compra abito d’epoca e trova un messaggio in codice nascosto nella tasca

Pubblicato da Benedetta Calasso

Una curiosa scoperta in un abito d’epoca: 10 anni per codificare il messaggio misterioso all’interno di una tasca nascosta

Una donna di nome Sara Rivers Cofield ha deciso di acquistare un abito d’epoca circa dieci anni fa, nell’ormai lontano 2013. Lei è una curatrice archeologica ed aveva effettuato la compera presso un negozio d’antiquariato del Maine. L’abito d’epoca però aveva una tasca nascosta che era stata ben cucita tanto che probabilmente in tanti avrebbero fatto fatica a trovarla. Sara Rivers Cofield l’ha trovata e così ha fatto una scoperta decisamente interessante. Perché se ne parla a distanza di dieci anni? Perché è questo il tempo che ci è voluto per capire quello che realmente era contenuto in questa tasca misteriosa…

Nella tasca cucita, infatti, è stata ritrovata una pallina di carta accartocciata, formata da ben due biglietti che non è stato affatto semplice codificare. Il contenuto aveva tutta l’aria di essere un vero e proprio messaggio in codice di difficile traduzione. Si è dunque capito il contenuto di questi biglietti misteriosi? Cerchiamo di capirlo qui di seguito.

Il messaggio in codice misterioso nascosto in un abito d’epoca: il contenuto

A spiegare tutta la intrigante vicenda è stata la stessa Sara Rivers Cofield tramite il suo blog. Qui ha fatto sapere, non solo quanto è stato difficile trovare i biglietti ma soprattutto quanto è stato complicato codificarne il contenuto. Innanzitutto la donna ha specificato che quest’abito d’epoca apparteneva ad una certa signora Bennett: “E’ un nome piuttosto comune e (sull’abito, ndr) non era indicata altra provenienza, per cui credo che non scoprirò mai quale Bennett specifica lo indossasse. Ma perché la signora Bennett aveva una tasca segreta nel suo vestito? Aveva forse bisogno di nascondere messaggi in codice o qualcosa del genere?”.

Wayne Chan dell’Università di Manitoba, ha scoperto che il messaggio potrebbe essere stato scritto il 27 maggio 1888. “La verità dei messaggi è che sono osservazioni meteorologiche di natura un po’ più prosaica” ha così spiegato in un articolo. A darne conferma sono le traduzioni fatte per alcune righe specifiche scritte sui biglietti. “Bismark Omit leafage buck bank”, tra le altre, sta a significare: nome della stazione, temperatura dell’aria, punto di rugiada, stato meteo, velocità del vento e così via.

Cosa se ne è dedotto dunque? Che probabilmente la signora Bennett in questione era Mary C. Bennett, una donna che proprio in quell’epoca lavorava come osservatrice metereologica volontaria nell’Illinois.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.