Oprah Winfrey è una donna di successo che ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Nata a Kosciusko, nel Mississippi, il 29 gennaio 1954, Oprah è cresciuta in povertà e ha dovuto affrontare numerose difficoltà nella sua vita. Tuttavia, Oprah non si è mai arresa e ha lottato duramente per raggiungere i suoi obiettivi. La sua storia di successo è un esempio di determinazione, talento e perseveranza.
Negli anni ’80, Oprah ha iniziato a lavorare come conduttrice televisiva a Chicago, dove ha guadagnato popolarità grazie al suo show “The Oprah Winfrey Show”. Il programma, che era incentrato su temi sociali e di attualità, ha rapidamente raggiunto un grande successo di pubblico, trasformando Oprah in una star della televisione. Oltre al suo lavoro in TV, Oprah ha anche intrapreso una carriera di attrice, apparendo in diversi film e programmi televisivi. Ha inoltre fondato la propria casa editrice, la “Oprah Winfrey Book Club“, che ha contribuito a promuovere la lettura e la cultura in tutto il mondo.
Ma non è solo la sua carriera professionale che rende Oprah una donna di successo. La sua filantropia e il suo impegno per la beneficenza sono altrettanto importanti. Oprah ha donato milioni di dollari a diverse cause benefiche, tra cui l’istruzione, la lotta contro l’AIDS e la ricerca sul cancro. Nel 2007, ha creato la “Oprah Winfrey Leadership Academy for Girls” in Sudafrica, un istituto educativo che offre un’istruzione di alto livello alle ragazze svantaggiate. Lo stesso Nelson Mandela fu presente all’inaugurazione ringraziando Oprah per essere stata “una donna che, dopo un’infanzia disagiata, è diventata benefattrice dei disagiati del mondo“. C’erano anche Tina Turner, Mary J. Blige, Mariah Carey, Sidney Poitier, Spike Lee e Chris Tucker che hanno donato, ciascuno, un loro libro per la biblioteca.
Oprah è anche una donna di successo per quanto riguarda la sua presenza sui social media. Con oltre 20 milioni di follower su Twitter e oltre 40 milioni di follower su Instagram, Oprah è in grado di raggiungere una vasta audience in tutto il mondo, condividendo la sua saggezza e la sua esperienza con i suoi fan. Oprah ha prodotto, ma anche partecipato a numerosi film e serie tv, una delle sue partecipazioni più famose è quella con Il colore viola (1985) con la quale è candidata a Premi Oscar e Golden Globe. Ha ottenuto una seconda candidatura agli Oscar con The Butler, nel 2011 ha ricevuto il Premio Oscar umanitario Jean Hersholt, mentre nel 2018 il Golden Globe alla carriera.
Gli anni più difficili della vita di Oprah
La vita di Oprah, come lei stesse ha raccontato, non è stata sempre facile. Non può fare a meno di guardarsi indietro, ripercorrendo gli anni più duri, quelli dell’infanzia e dell’adolescenza, per capire chi è oggi, chi è diventata. Ma come è arrivata a essere la donna che è. Tutto ha inizio quando la conduttrice era ancora piccola, una giovane donna. La madre decise di trasferirsi in Milwaukee, luogo in cui subisce ripetute violenze sessuali prima dal cugino, poi dallo zio e da un amico di famiglia, per fortuna, interviene il padre Vernon che la porterà a vivere a Nashville, salvandola da questa tragica situazione. Oprah inizia a sperare in un futuro migliore, lascia alle spalle anche una gravidanza non voluta, a 14 anni, dalla quale il figlio, purtroppo, non sopravviverà. In seguito la Winfrey riporterà l’episodio, dicendo che il dolore causato le ha impedito di diventare madre anche da adulta. Anche i suoi fratelli non hanno avuto vita semplice: una sorellastra è stata data in affidamento, un’altra è morta di overdose a 40 anni, e per un fratello è stata fatale l’AIDS. L’unico riferimento per Oprah in questi anni è suo padre (che poi scoprirà non essere il papà biologico), che la fa studiare e le permette di trasferirsi per ricominciare da zero. in merito a quel periodo della sua vita, Oprah dirà: «Continuavo a credere di essere responsabile in qualche modo. Che ero una cattiva ragazza». Il trasferimento a Nashville e la vita nella famiglia di suo padre, con la moglie dell’uomo, cambia in modo positivo la vita della Winfrey che diventa una ragazzina amata e che ha tutte le possibilità di dimostrare il suo talento.
La rinascita di Oprah
Nel 1971, grazie alla sua capacità di parlare in pubblico e di “tenere una platea”, ancora studente, vince un concorso pubblico per giovani talenti che le da l’opportunità di condurre un notiziario in una stazione radiofonica locale. Da qui a condurre il telegiornale di Nashville per l’emittente WTVF-TV il passo fu breve, diventando la più giovane donna afroamericana a condurre un telegiornale a Nashville. Poi la carriera in radio, dove si fa notare per il suo stile curioso ma esuberante. Le viene affidata la conduzione di diversi talk show, e nel contempo il volto di Oprah appare anche sul grande schermo. È Steven Spielberg a lanciarla con Il colore viola a metà degli Anni ’80. Per la sua interpretazione ottiene una nomination agli Oscar. Non manca molto prima che nasca l’Oprah Winfrey Show, e la sua casa di produzione Harpo. Da qui in poi, la strada per Oprah è tutta in discesa. L’anno di svolta è il 1985 riesce a ottenere la conduzione di un talk show interamente suo, il celeberrimo The Oprah Winfrey Show, che andrà in onda ininterrottamente, fino al 2011. Il suo successo negli Usa è così grande che si inizierà a parlare di Oprah Effect, a riprova di quanto sia influente la voce della conduttrice.
Tra le frasi più celebri della Winfrey, che riassumono anche il suo modo di vivere: “Fai del tuo meglio per vivere una vita che valga la pena essere raccontata.” E di certo sulla sua vita, ci sarebbe molto altro da dire e raccontare.
Oggi, quella bambina povera partita dal nulla, abusata e vessata, è una delle donne più ricche e influenti d’America con un patrimonio stimato intorno a 2,5 miliardi di dollari. La rivista Forbes l’ha eletta tra le donne più ricche dello showbiz. Oltre a sostenere la comunità afroamericana e quella Lgbtq +, la conduttrice da sempre si batte per i diritti delle donne. E a proposito delle donne che come lei, sognano un futuro diverso, le donne che oggi Oprah aiuta, ha detto in passato: “Conosco la loro storia perché è la mia. Ero una bambina povera, vivevo con mia nonna, senza acqua né elettricità. Ma l’educazione ricevuta è stata fondamentale. La povertà non spegnerà la luce che brilla in queste ragazze. Loro cambieranno il volto di una nazione”.
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