Emma d’Aquino apre il TG1 ricordando le 39 donne vittime di femminicidio

Pubblicato da Serena Wolf

Il femminicidio di Giada e i nomi delle vittime: sono 39 le donne uccise da inizio anno. Il Tg1 le ricorda

Sono 39 le donne uccise nei primi cinque mesi del 2024. 39 femminicidi, 39 storie da raccontare, 39 vite spezzate. Oltre 80 famiglie devastate, figli rimasti orfani, figli con padri in carcere. A poche ore dall’ennesimo femminicidio in provincia di Padova, il Tg1 ricorda i nomi di alcune delle donne uccise. E’ Emma d’Aquino, che già su Rai 3 conduce Amore Criminale, a fare dei nomi. Non tutti, ma ci ricorda di alcune delle donne che sono state uccise, spesso nella casa in cui si credevano al sicuro. Alcune avevano denunciato, altre no. Alcune speravano di poter voltare pagina, altre sono state uccise senza che neppure se lo aspettassero. E al numero delle vittime di femminicidio, dovrebbe aggiungersi anche quello delle sopravvissute: tutte le donne che ogni giorno vengono picchiate, minacciate, che finiscono in ospedale e si salvano. E tutto le donne che continuano a subire in silenzio. E poi ci sono le donne scomparse nel nulla, di cui non si sa più nulla, quante tra loro sono state uccise da chi diceva di amarle?

Femminicidio in Italia: 39 le donne uccise da inizio anno

Una strage che non si ferma” ha detto Emma d’Aquino in apertura del Tg1. E poi ha ricordato la storia di Giada. Di lei avevano detto che si sera gettata dal cavalcavia, sembrava un suicidio. Ma per fortuna le indagini non si sono fermate ed è arrivata la svolta: a uccidere Giada è stato il suo compagno, inscenando un suicidio.

Una scelta forte quella del Tg1, che ci ricorda quanto ancora si deve fare, quanto sia necessario parlare perchè questa ondata di violenza non sembra potersi fermare. La parola femminicidio spaventa tanti eppure ogni giorno, raccontiamo una atroce storia di violenza contro le donne.

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Serena Wolf

Se ho scelto di scrivere è perchè penso di avere tante cose da dire e voglio farlo raccontando quello che succede in questo paese e nel mondo. Voglio farlo con i piedi a terra ma con le mani su una tastiera. Perchè non è importante da dove scrivi ma quello che scrivi e come lo scrivi