Mamma rischia di morire dopo il parto per setticemia: garza nell’utero

setticemia
Pubblicato da Benedetta Calasso

Dimenticano una garza nell’utero e la neomamma rischia di morire di setticemia: la storia che arriva dalla Puglia è il calvario di una giovane donna

La storia che vogliamo raccontarvi oggi arriva dalla Puglia. Qualche settimana fa, e precisamente lo scorso 21 luglio, una giovane donna di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, si è recata presso l’ospedale di Martina Franca, in provincia di Taranto, per poter partorire. La ragazza si è dovuta sottoporre ad un taglio cesareo urgente e così è nato il suo primo figlio. La neomamma ha potuto gioire poco della nascita del bambino in quanto, dopo il parto, non è stata affatto bene. La donna pugliese, infatti, ha vissuto un vero e proprio calvario durato ben due settimane. Un periodo da incubo in cui ha affrontato dei dolori forti e una febbre molto alta. I sintomi sembravano non voler andare via in nessun modo.

Il motivo? I medici che hanno fatto nascere il piccolo hanno dimenticato una garza di ben 14 centimetri all’interno dell’utero della giovane.

Neomamma rischia di morire il Puglia dopo il parto: ecco cos’è successo

Il parto in sé è andato bene, il bambino sta bene. Sicuramente, come accennato, non si è potuto dire lo stesso per la sua mamma. La donna, infatti, ha iniziato ad avvertire dei dolori soprattutto nella zona sinistra, in corrispondenza delle costole. Nonostante la segnalazione fatta in ospedale, la neomamma era stata dimessa. Arrivata a casa sua, continuava ad avere delle fitte forti fino a che non ha deciso di rivolgersi al Pronto Soccorso di Martina Franca per effettuare una Tac. L’esame però non è stato eseguito e allora la giovane donna è stata trasportata con urgenza presso l’ospedale di Taranto.

Finalmente i medici hanno deciso di effettuare degli esami approfonditi sulla donna che da tempo, dopo il parto, avvertiva questi dolori. Grazie agli RX è stato possibile capire l’origine del malessere della mamma: le aveva lasciato una garza lunga 14 centimetri nel corpo, attaccata all’utero e alle ovaie. Garza che oltre a portarle dei dolori forti, aveva causato un’importante infezione in svariate parti del corpo, oltre che del liquido all’interno dei polmoni.

La donna se l’è vista davvero brutta perché stava rischiando di morire di setticemia. Dopo l’amara scoperta, i medici hanno deciso di operarla prontamente per evitare il peggio. La neomamma ha poi deciso di rivolgersi a degli avvocati e pare che i legali stiano valutando, con le cartelle cliniche in mano, l’accaduto per poi fare l’eventuale denuncia contro i responsabili che stavano mandando la giovane donna verso la morte.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.