Le follower che diagnosticano a Natalia Paragoni la depressione post partum: che imbarazzo

Pubblicato da Terry Rossi

Natalia Paragoni ha il suo bel da fare dopo il parto e non per la piccola Ginevra: le sue follower fanno diagnosi imbarazzanti

Natalia Paragoni è da poco diventata mamma della piccola Ginevra e, come tutte le ragazze, come molte delle neo mamme, fa i conti con una vita totalmente diversa da quella che aveva prima. Una vita da mamma appunto. E’ tornata a casa, si mostra poco sui social, non nasconde le sue difficoltà e tra l’altro vive questo momento delicato anche senza il suo compagno, che è impegnato in giro per l’Italia a lavorare come dj.

Natalia Paragoni scelto di trasferirsi per un mese dai suoi genitori e di lasciarsi aiutare dalla mamma e dal papà, dalla sua famiglia, come è giusto che sia. Quello che ci sconvolge in questa storia, è la cattiveria ingiustificata che sta arrivando sui social in queste ore, contro un ragazza che è da poco mamma e che sta iniziando a conoscere la sua bambina, senza essere ossessionata dai social, con donne che le dicono che è persino depressa. Una diagnosi fatta dopo un paio di storie sui social e un video di instagram. Ma davvero siamo arrivati a tanto?

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Le follower che diagnosticano a Natalia Paragoni la depressione post partum

Un giudizio su una foto ci può stare, ci può stare anche un consiglio da mamma ma poi basta, non ci si deve permettere di andare oltre. E invece sotto alle foto di Natalia Paragoni leggiamo frasi come le seguenti:

Una follower la ha scritto: La tua depressione post partum (ma anche durante) traspare da uno schermo, trasmetti un’ansia assurda e da quando è nata la bambina non ti abbiamo mai visto scrivere un bel pensiero per lei, solo polemiche relative a te che hai perso il relax, il sonno, che hai l’ansia ecc ecc… Ma perché cazzo li fate i figli con quei pupazzi che vi ritrovate al posto di fidanzati? Ripigliati“.

Un’altra follower, rispondendo in un dibattito ha scritto: “io nn sto sui social signora… E posso capire tutto.. Nausee… Malesseri… Ma sta tipa aveva proprio il malessere della gravidanza in se stessa… E le ribadisco.. Qui stiamo a dare pessimi esempi su un mondo magico.. Talvolta discutibile ma meraviglioso quale può essere la nascita di una figlia..“.

Precisiamo anche che nessuna di queste persone si è presentata come un medico, che magari, e diciamo magari, avrebbe potuto cogliere anche da un modo di fare una possibile patologia. No, sono tutte donne, gente comune, che magari hanno visto il video sotto l’ombrellone o dal parrucchiere e sputano sentenze. Che le donne siano le prime nemiche delle donne lo sappiamo da secoli, ma qui davvero, si è superato ogni limite della decenza.

Per fortuna poi arriva anche qualcuno più serio: “Per favore Natalia, chiudi i commenti su i tuoi post, la gente, TUTTA, è misera, indecente, insensibile, marcia e vuota di empatia e percezione umana. Mi vergogno. Appartenere al genere umano, per me è una sconfitta, a prescindere dalla classificazione in uomini, donne, o qualsiasi essere sii è. C’è una forte e sgradevole mancanza di umanità. Essere parte di questo mondo di merda che non riesce a comprendere e stare in silenzio quando bisognerebbe avere l’intelletto e l’animo di capire quand’è il momento di tacere, e pensare, prima di ogni cosa, alle proprie di fragilità, che certa gente sconosce per tracotanza e incoscienza.

Se anche Natalia Paragoni soffrisse di depressene post partum, il fatto di leggere commenti cattivi e con empatia pari a 0, come potrebbe aiutarla? Chi scrive quel genere di commento, qualche domandina, se la dovrebbe anche porre.

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Terry Rossi

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