La prima donna ad aprire un ristorante a Doha: la storia di Shams

Pubblicato da Benedetta Calasso

La storia di Shams, la prima donna ad aprire un ristorante a Doha: come ha fatto e il suo vero obiettivo

Non solo storie di calcio, di mondiali e di uomini dal Qatar. Ma anche storie di donne coraggiose. Shams è una donna di sessant’anni, almeno questo è quello che c’è scritto sui suoi documenti. Prima, infatti, i bambini nascevano in casa e al tempo non esisteva un vera anagrafe. Shams è del Qatar e, nel 2014, ha aperto un ristorante a Doha. Lei si è allontanata un po’ dal sistema, facendo qualcosa di realmente rivoluzionario. Il suo Shay al Shamoos è il primo ristorante aperto da una donna a Doha. L’attività si trova a Souq Wakif, quartiere storico e commerciale della città. Come si legge su Rai News, Shams ha definito la sua azione come una vera e propria rivoluzione.

Shams e il suo obiettivo di cambiare la visione del lavoro per le donne

“Il mio obiettivo non era cambiare la cultura. Ma cambiare come veniva visto il lavoro per le donne. Volevo solo dimostrare che una donna può lavorare, pur conservando la propria identità e la propria cultura. Volevo dimostrare che se una donna lavora non cambia la propria cultura” ha così spiegato Shams. Secondo la proprietaria del ristorante, la vera difficoltà sta, infatti, nel rendere uguali gli uomini e le donne in ambito lavorativo e mettere entrambi i sessi sullo stesso livello. Prima il lavoro era solo per gli uomini ma ora le cose sono cambiate: “Ora uomini e donne contribuiscono insieme alla crescita del nostro Paese”.

Già a quarant’anni, Shams decise di aprire un negozio in quello che era un mercato destinato a uomini. Non disse niente neanche a sua madre all’epoca. Poi la gente aveva iniziato a parlare della donna che aveva aperto un’attività. La madre non capiva la motivazione e difficilmente la scelta poteva essere legata a motivi economici visto che il padre aveva lasciato una fortuna alla famiglia: “Di cosa devo avere paura? Puntavano il dito contro di me perché non ero istruita. Ma io non volevo più essere la ‘regina della casa’. Io so come produrre con le mie mani, perché non devo farlo? In quel momento qualcosa è cambiato nella mia testa. Decisi di andare avanti non più solo per supportare la mia famiglia, ma per dimostrare a me stessa e alla società che le donne qatarine sono capaci. E volevo andare contro la vecchia mentalità della società”.

Oggi Shams ha un ristorante che registra sempre il tutto esaurito.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.

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