Mondiali Qatar, la storia di Salima Mukansanga una delle tre donne arbitro

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Pubblicato da Benedetta Calasso

Mondiali 2022 in Qatar: ecco la storia dell’arbitro donna Salima Mukansanga

I Mondiali in Qatar sono ufficialmente iniziati. Tante le polemiche, tante le novità. Noi vogliamo parlarvi proprio delle novità perché tra gli arbitri convocati ci sono delle donne. E’ la prima volta che accade in ben 92 anni. Una vera e propria svolta storica. In particolar modo, durante la fase finale dei Mondiali 2022 ci saranno tre arbitri donna: la francese Stephanie Frappart, la giapponese Yoshimi Yamashita e infine la ruandese Salima Mukansanga. E’ proprio su quest’ultima che vogliamo concentrare la nostra attenzione. Siete pronti a scoprire la storia di Salima?

La storia di Salima Mukansanga, arbitro donna ai Mondiali in Qatar

Salima Mukansanga è stata convocata in rappresentanza dell’Africa. Ma l’avevamo già vista sul campo. Infatti è stata presente anche ai Mondiali femminili 2019, alle Olimpiadi di Tokyo e nella Coppa delle nazioni africane del 2021. La storia della donna è molto forte e non così semplice. Sportivamente, inizialmente si era appassionata al basket. Per poi passare, per l’appunto, al calcio. La sua passione è nata quando faceva le elementari e si faceva sempre più importante tanto che ha deciso di avvicinarsi al mondo dell’arbitraggio. Iscriversi non è stato facile perché era troppo giovane oltre che troppo precoce. Salima Mukansanga però non ha mai mollato e così è riuscita ad abbattere anche il muro del pregiudizio. Nonostante inizialmente venne rifiutata dalla federazione, Salima decise di imparare tutto da sola, un passo dietro l’altro.

Dopo la Ferwafa, per lei è stato tutto un vero e proprio crescendo. In Ruanda ha iniziato ad arbitrare delle partite molto importanti, per arrivare esattamente dove è oggi: ai Mondiali in Quatar ad arbitrare le partite tra le squadre più forti al mondo. Oggi Salima è convinta che la sua storia dimostra che le opportunità ci sono sempre, bisogna soltanto coglierle ed essere più produttivi possibile per arrivare dove si vuole veramente.

 «Ho dimostrato che anche noi donne possiamo arbitrare una partita di alto livello come i nostri colleghi maschi. E possiamo farlo bene», ha detto Salima, consapevole che la sua piccola grande impresa è fin da ora fonte di ispirazione per moltissime ragazze africane.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.

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