Caricabatterie universale: arriva l’accordo europeo

Pubblicato da Benedetta Calasso

In UE arrivano i caricabatterie universali per tutti i dispositivi: ecco la normativa che sarà applicata

Al giorno d’oggi senza ombra di dubbio un caricabatterie è uno strumento essenziale nella nostra vita di tutti i giorni. Usiamo i caricabatterie per gli smartphone, per i tablet, i computer e tanti altri accessori tecnologici di cui ormai non riusciamo più a fare a meno. A maggior ragione se con un telefono ci lavoriamo. Se un caricabatterie si perde, se lo dimentichiamo e se si rompe, iniziano i problemi. Anche farselo prestare spesso può essere difficoltoso. Perché? Beh, se ho un IPhone non posso caricarlo con il cavetto di un Galaxy e viceversa, e via dicendo verso altri modelli di smartphone. Adesso però le cose finalmente iniziano a cambiare, i caricabatterie saranno universali, tutti uguali.

Con l’accordo UE arrivano i caricabatterie universali

L’Unione Europea ha raggiunto un accordo politico per l’introduzione di un caricabatterie universale che possa quindi andare bene per qualsiasi dispositivo a prescindere dai marchi. Ad annunciare l’accordo è stata la Commissione per il Mercato interno del Parlamento europeo. L’accordo in questione, nel dettaglio, prevede di utilizzare un punto di ricarica comune, il classico cavetto USB di tipo C, per intenderci, per tutti i tipi dispositivi mobili. Per altro, per alcuni è già questo il cavo di ricarica. Ci sarà una tempistica per adeguarsi, ovvero entro l’autunno del 2024. Nell’autunno del 2024, infatti, l’USB-C diventerà la porta di ricarica comune per tutti, almeno per quanto riguarda l’Europa. Dunque tutti i telefoni, tablet, cuffie, e-reader, fotocamere digitali, console dei videogiochi portatili, speaker e quant’altro dovranno adeguarsi a prescindere dal loro marchio.

I brand dunque dovranno prendere dei provvedimenti quanto prima. “Inizieremo ad applicare le regole tra 24 mesi, lasciamo alle società del tech due anni, sono più che sufficienti, ma le incoraggiamo ad adeguarsi prima. A buon intenditore poche parole” ha così affermato a tal proposito Thierry Breton, ovvero il commissario europeo per il Mercato Interno.

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.

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