Papa Francesco, proprio durante lo scorso mercoledì 13 luglio, ha nominato tre donne nel dicastero per i vescovi. Questo altro non è che l’organo che si occupa direttamente della nomina e dei criteri di scelta dei nuovi vescovi della Chiesa cattolica in tutto il mondo. A proposito di questo, come senz’altro avrete già capito dal titolo, è accaduto un qualcosa che nella storia della chiesa non si era mai verificato prima d’ora. In sostanza, è successo che, per la prima volta nella storia del Vaticano, è stato dato questo importante potere decisionale alle donne per la nomina dei vescovi uomini.
Anche il Vaticano fa passi in avanti nella storia: chi sono le tre donne
Chi sono le tre donne? Si tratta di due suore e di una donna laica. Rispettivamente le due suore sono Raffaella Petrini, una francescana e segretaria generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano nonché l’organo che esercita il potere esecutivo in Vaticano. E poi Yvonne Reungoat che è anche la presidente dell’USMI, cioé l’Unione Superiore Maggiori d’Italia. La donna laica è invece Maria Lia Zervino che è la Presidente dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche.
Papa Francesco lo aveva già deciso e dichiarato pubblicamente
Per chi non lo sapesse, in realtà, questa stessa nomina era nell’aria già da un po’ di tempo. Infatti lo stesso Papa Francesco aveva dichiarato solo poco tempo fa di voler fare questo passo. Era stato intervistato da Reuters. Proprio qui il pontefice aveva infatti spiegato che di voler nominare delle donne per il dicastero. Era giugno e quella promessa è stata mantenuta con la nomina ufficiale per ben tre donne. Sicuramente si tratta di una novità che entrerà nella storia. Per meglio dire è già entrata nella storia visto che nulla di simile si era mai visto prima d’ora.
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