Smart working un’occasione e non un incubo

Pubblicato da Filomena Procopio

Faccio subito una premessa. Non sono mamma. Perchè so già che in tante potranno obiettare: senza figli è più facile. E forse vi do anche ragione. Come in tutte le cose della vita però, se c’è disciplina e ordine, tutto funziona. Lavoro in modalità telelavoro, da oltre 10 anni. E’ chiaro la mia professione mi permette di farlo e lo smart working, come ormai va di moda chiamarlo, è un pilastro fisso della mia vita, non saprei fare diversamente. Mi bastano un pc e una buona connessione, una stanza e il silenzio, ma spesso anche confusione ( si ho lavorato anche in un treno in corsa, in aereo, in spiaggia, in vacanza negli Stati Uniti, sulle Isole Tremiti al tramonto). Ecco la cosa meravigliosa dello smar tworking, che per me non è un incubo ma una grande occasione, è proprio questa. Ed è vero forse all’inizio le persone che vivono intorno a voi non lo capiranno ma c’è un modo per mettere ogni tassello al suo posto.

LAVORARE IN SMART WORKING LA GRANDE OCCASIONE

Innanzi tutto partiamo dall’assunto fondamentale. Lavorare da casa significa LAVORARE. Non sei disponibile per tutti a qualsiasi ora, non si può venire a prendere un caffè, non si può parlare al telefono se non per cose di lavoro. Si non hai un orario fisso ma sei tu a deciderlo, se così è ( dipende dalle aziende, in alcuni casi bisogna comunque rispettare un classico orario di lavoro). Io sono una libera professionista e nel mio caso, anche la questione orario è più flessibile. Il che non significa che io non lavori ma che lo faccio in base alle esigenze. Posso iniziare alle 10 del mattino ma essere ancora davanti al pc alle 23. Posso dover lavorare di notte se devo seguire un evento all’estero, posso dover lavorare anche la domenica e il sabato.

Ma torniamo al primo punto: questione figli. Come stavo cercando di spiegare, tutto dipende da quello che succede in casa. Se tuo figlio vede che sei in una stanza a lavorare e gli spieghi che prima di entrare deve bussare e chiedere se può farlo, allora tutto si potrà gestire meglio. Nel caso di un bambino più piccolo è chiaro, è più complicato ma se ti vedrà sempre farlo, si renderà conto che quello è un lavoro e che non puoi essere disturbata, perchè se fossi in ufficio, non ti avrebbe a disposizione. E come lo spieghiamo a un bambino, dobbiamo spiegarlo anche ai nostri parenti tutti, senza nessuno escluso. Vi assicuro che non sarà una missione semplice, ci vorrà molta pazienza. In questa ottica è fondamentale la questione spazi: non si lavora sul divano ma si crea un angolo in casa, se si ha poco spazio, altrimenti è preferibile avere uno studio.

Mi direte la socialità viene a mancare. E’ vero questa poi è una cosa che dipende molto dai caratteri. Io personalmente in un giorno arrivo a parlare anche con 15 persone diverse collegate da tutto il mondo e per me questa, è più che socialità di circostanza visto che nella maggior parte dei casi, i colleghi di lavoro, proprio non li sopportiamo. Mi direte che noia stare sempre in casa. Per me non è così anche perchè io amo il lavoro che faccio e tutte le ore che dedico mi portano in giro con la testa per tutto il mondo, non ho necessariamente bisogno di prendere una metropolitana affollata per sentirmi in pace con me stessa. Sinceramente mi basta accendere il pc. La socialità per me è una cena con gli amici, è una passeggiata al mare, è un week end fuori con mio marito. Non è andare in ufficio per sedermi davanti a un pc e non parlare magari per tutto il giorno con nessuno. Tra l’altro non fumo, non prendo il caffè per cui mi alzerei solo per andare in bagno.

I vantaggi? Niente mezzi, niente macchina, niente vestiti da stirare tutti i giorni, niente trucco da fare quotidianamente ( ma ci si dà una bella sistemata lo stesso, si fa quel che si può). Avere più tempo: le due ore che si perderebbero per andare e tornare dal lavoro si possono dedicare alla famiglia, agli hobby…Si ha più tempo per cucinare in casa. Si ha più tempo per dedicarsi alla casa, se si ha voglia di farlo. O semplicemente si ha più tempo per uscire, o magari anche solo per riposarsi. Ho sentito dire che si pagheranno care le bollette. Onestamente lavoro da casa da 10 anni e non ho mai notato grandi bollette. Certo io a dicembre sto in casa con il maglione, se pretendiamo di stare a maniche corte come accade in molti uffici in città, allora il conto della bolletta salirà. In estate aria condizionata moderata, quando serve.

Il mio obiettivo non è quello di convincere tutti ma una riflessione. Purtroppo in Italia questa modalità del telelavoro ha preso piede in un momento difficile e drammatico mentre in altri paesi europei e negli States, sono già tantissime le aziende ad aver optato per il telelavoro, laddove è possibile. I vantaggi infatti non riguardano solo le singole persone ma tutti. I vantaggi sono per le aziende che non devono pagare affitti, bollette ma anche per il pianeta nel quale viviamo. Uscire meno di casa per andare a lavorare comporta un grande vantaggio da questo punto di vista per l‘inquinamento globale e riflettere anche su questo, potrebbe essere molto utile.

Informazioni sull'autore

Filomena Procopio

Redattrice web per passione e per lavoro. Una grande storia d'amore con il mondo della scrittura online che non è mai finita! Dal mondo dello spettacolo, al gossip, allo sport: tutto fa notizia!

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