Il segnale di richiesta di aiuto , signal for help, con un gesto specifico delle mani è nato durante la pandemia di COVID-19 nel 2020, introdotto dalla Canadian Women’s Foundation. La sua origine su TikTok, una piattaforma di social media, è stata un risposta diretta all’aumento della violenza domestica dovuto ai lockdown e alle restrizioni. Le vittime, trovandosi spesso intrappolate in casa con i loro abusatori, avevano bisogno di un modo discreto per comunicare il loro pericolo senza attirare l’attenzione dell’abusatore.
Il segnale, grazie alla sua semplicità, si è rapidamente diffuso a livello globale attraverso i social media. Non solo è stato adottato per casi di violenza domestica, ma anche in altre situazioni di pericolo. Organizzazioni e individui in tutto il mondo hanno iniziato a riconoscerlo, promuovendo l’educazione su come rispondere correttamente se lo si nota.
Questo segnale è diventato un simbolo significativo dell’uso della comunicazione non verbale per fornire aiuto in situazioni critiche, dimostrando l’impatto dei social media e delle campagne di sensibilizzazione nel trattare problemi sociali urgenti. Oggi se ne parla in Italia, perchè una ragazza, che era stata minacciata da un ragazzo, è riuscita a liberarsi e a scappare, grazie a questo segnale di aiuto. Lo ha fatto entrando in un locale e una cameriera, che lo conosceva, ha subito chiamato le forze dell’ordine. E’ successo a Milano.
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Signal for help: ecco come si fa il segnale per chiedere aiuto
Il segnale di richiesta di aiuto per le donne vittime di violenza, noto come il “gesto delle mani”, è un segnale discreto sviluppato per permettere a chi subisce abusi domestici di comunicare la propria situazione in modo sicuro. Questo segnale è diventato noto a livello internazionale grazie ai social media e alle campagne di sensibilizzazione.
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Ecco come viene eseguito:
- Sollevare la mano con il palmo rivolto verso l’osservatore.
- Chiudere il pollice nel palmo della mano.
- Chiudere le altre quattro dita sopra il pollice, simulando una sorta di pugno.
Questo gesto è stato pensato per essere semplice ma distintivo, permettendo a chi lo osserva di capire che la persona ha bisogno di aiuto senza attirare l’attenzione dell’aggressore. È diventato un importante strumento per le donne in situazioni di pericolo, specialmente in contesti dove non possono parlare o scrivere liberamente.