Non è Natale senza pan di zenzero: storia e tradizione

Pubblicato da Federica Gatti

Che natale sarebbe senza il pan di zenzero? Oggi vi parliamo di questa tradizione

Il pan di zenzero è legato al Natale per diverse ragioni storiche e culturali. Originariamente, l’uso dello zenzero nei dolci si diffuse in Europa nel XI secolo, e i primi biscotti allo zenzero, noti come Torunskie pierniki, si diffusero in Polonia nel XIII secolo, per poi diventare molto usati o meglio, molto mangiati, anche in tutta Europa. Norimberga in Germania divenne famosa per il pan di zenzero nel 1300. La regina Elisabetta I d’Inghilterra è nota per aver avuto l’idea di creare biscotti allo zenzero a forma di persone della corte nel XVI secolo.

La storia del pan di zenzero

La popolarità del pan di zenzero durante il periodo natalizio può essere attribuita alle proprietà riscaldanti dello zenzero, ideali per l’inverno, e al fatto che era considerato un dolce pregiato, consumato in occasioni festive. Inoltre, la tradizione è stata rafforzata da racconti popolari e storie, come quella pubblicata nel St. Nicholas Magazine nel 1875, che narra di un biscotto a forma di omino di pan di zenzero che prende vita e scappa.

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La tradizione delle case di pan di zenzero, particolarmente popolare negli Stati Uniti e nel Nord Europa durante il Natale, deriva dalla fiaba dei Fratelli Grimm “Hänsel e Gretel” pubblicata nel 1812, nella quale i protagonisti trovano una casa fatta di dolci in mezzo al bosco​.

Non è Natale senza pan di zenzero

La tradizione del pan di zenzero a Natale è radicata nella cultura nordica e si è diffusa in tutta Europa durante il Medioevo, diventando un ingrediente chiave per i dolci invernali. Questi biscotti speziati, che conservano un sapore simile a quello descritto nei testi medievali, erano un tempo considerati una prelibatezza e preparati solo per occasioni speciali, come il Natale. Le forme variano dai classici omini alle renne, fiocchi di neve e casette, e la loro condivisione come regali durante le festività è una pratica che persiste da secoli.

Elisabetta I d’Inghilterra ha avuto un ruolo significativo nella popolarizzazione degli omini di pan di zenzero nel XVI secolo, chiedendo ai suoi pasticceri di creare biscotti a forma delle persone a corte. Questo ha posto le basi per la tradizione che conosciamo oggi: biscotti di frolla speziata, decorati creativamente.

DALL%C2%B7E 2023 11 08 16.58.09 A gingerbread house decorated with a variety of colorful candies and icing set against a winter wonderland backdrop. The house features a peppermint
Casetta di pan di zenzero

Pan di zenzero tra leggende e tradizioni

Una leggenda popolare sul pan di zenzero narra di una vecchia donna che, desiderosa di avere un figlio, decise di creare un bambino di pan di zenzero. Dopo averlo cotto, il biscotto prese vita e saltò fuori dal forno correndo via. Mentre fuggiva, incontrò vari personaggi che tentarono di mangiarlo, ma egli li sfuggì tutti, vantandosi della sua velocità. Alla fine, si fidò di una volpe che lo ingannò e lo mangiò. Questa storia ha varie versioni in diverse culture, e spesso viene raccontata ai bambini durante il periodo natalizio, legando così il dolce alla magia e alle storie tradizionali delle festività.

Europa del Nord terra del pan di zenzero

Il pan di zenzero, noto in Scandinavia come Pepparkakor in svedese, Peparkake in norvegese e Piparkakku in finlandese, è un dolce tradizionalmente natalizio diffuso non solo in questi paesi ma anche tra i popoli di lingua tedesca​​. Le sue origini si trovano in Polonia, Svezia, Norvegia e Finlandia, e la produzione è particolarmente associata alla regione scandinava​​. Questa specialità, realizzata con miele o melassa e zuccheri vari, aromatizzata con zenzero, cannella e talvolta chiodi di garofano, è diventata sinonimo di celebrazione natalizia in queste aree, dove la tradizione del pan di zenzero è ancora fortemente radicata.

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Federica Gatti

La mia passione per i felini è cosa nota come anche la mia passione per la scrittura . Se posso dare un contributo voglio farlo con le parole, quelle che batto ogni giorno sulla tastiera del mio PC. Non ho un tema, non ho un argomento preferito: scrivo quello di cui mi piace e di cui posso parlare. Se lo faccio, un motivo ci sarà