La storia di Anila Grishaj morta schiacciata da un macchinario in fabbrica

Pubblicato da Terry Rossi

Anila Grishaj aveva solo 26 anni ed è mprta in fabbrica schiacciata da un macchinario: a trovarla i suoi colleghi ma a nulla sono valsi i soccorsi. La reazione della famiglia è stata fortissima

Pieve di Soligo ( Treviso), 14 novembre – Anila Grishaj, 26 anni, lavoratrice presso la Bocon, azienda specializzata nella produzione di surgelati situata in via Montello, ha perso tragicamente la vita ieri, martedì 14 novembre. La donna è deceduta a seguito di un incidente avvenuto poco dopo le 16, quando è stata schiacciata da un macchinario per l’imballaggio, subendo gravi lesioni alle vertebre che hanno causato il decesso immediato.

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La storia di Anila Grishaj: un’altra morte sul lavoro

Un’Esperta nella Sua Professione -Anila non era una semplice operaia, ma ricopriva il ruolo di vice direttrice dell’azienda. La sua esperienza professionale rende l’incidente ancora più incomprensibile, alimentando dubbi e quesiti sulla dinamica degli eventi. Le autorità sono al lavoro per chiarire le circostanze esatte che hanno portato a questa tragica conclusione.

Tensione e Dolore tra i Familiari– All’esterno dell’azienda si sono vissuti momenti di forte tensione quando alcuni familiari della vittima, di origini albanesi, hanno appreso la notizia del tragico evento. In particolare, il padre di Anila, che non era stato informato dell’accaduto dall’azienda, ha manifestato il suo dolore e la sua frustrazione in modo vivido, arrivando a prendere a calci una fioriera. La sua richiesta di vedere il luogo dell’incidente è stata negata per consentire le indagini in corso.

Indagini in Corso -Una inchiesta è stata avviata per determinare le responsabilità dell’incidente. Gli investigatori si stanno impegnando per far luce sulla dinamica esatta e per comprendere come un simile incidente potesse accadere a un’operaia tanto esperta e in una posizione di responsabilità all’interno dell’azienda.

Le parole del sindaco sulla morte di Anila

 «Ho avvisato io la famiglia di quanto era accaduto — ha raccontato il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan — e sono rimasto a portare la vicinanza dell’amministrazione a queste persone, distrutte dal dolore. Era una situazione molto difficile, la loro è stata una reazione naturale in un momento drammatico. Ora attendiamo le indagini sull’incidente».

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Terry Rossi

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