Non vi diremo il nome della pagina instagram che ha pubblicizzato queste tazze personalizzate. Non vi daremo il link del sito che vende questo genere di prodotto ma vi raccontiamo, come a volte, quando si cerca di fare dell’ironia, si vada oltre. Sta montando, per giuste ragioni, l’indignazione social, per via di una tazza personalizzata che ha una scritta davvero discutibile. Una scritta in cui viene citata Annamaria Franzoni, la donna accusata di aver ucciso suo figlio, il piccolo Samuele, fracassandogli il cranio. La frase in questione, sulla tazza, come potrete vedere dalla foto che apre questo articolo dice: “ Un po’ la Franzoni la capisco“. Ma in che senso?
“Che vergogna questa tazza, secondo voi c’è dell’ironia???” fa notare qualcuno su instagram, giustamente. E altri chiedono che venga subito rimossa dallo store on line perchè non c’è nulla da ironizzare su un omicidio, si un bambino ammazzato da sua madre, come tre gradi di giustizia hanno dimostrato. Altri scrivono: “ed esattamente cosa ci sarebbe da ridere in un caso del genere? vergognoso“. Effettivamente risulta davvero incomprensibile cosa ci sia da ridere di fronte a un oggetto di quel genere. Una tazza che con la sua frase motivazionale dovrebbe aiutare a far iniziare con il sorriso una giornata. E ci sono anche i follower che sperano che questa azienda fallisca: “Non comprate la merda di questa pagina dopo questa tazza schifosa. Cosa volete trasmettere, ironia?! Non c’è proprio nulla di divertente in questa frase, deplorevole e basta. Fate pena“. Tra gli altri commenti si legge: “ Ma si ridiamo sulla morte di un bambino, poi ci facciamo pure i soldi sopra, 2 piccioni con una fava ahaha…. FATE SCHIFO“.
Il post, mentre noi scriviamo, è on line da 3 ore, ha ricevuto oltre 700 like ed è ancora on line perchè a quanto pare, nonostante i commenti negativi, a chi gestisce questa azienda, non interessa chiedere scusa e andare avanti. O almeno provarci.
Aggiungiamo tra l’altro che la tazza viene sponsorizzata tra le idee regalo per la festa della mamma. No, non è black humor, no non è ironia. E’ molto altro.
Qui nessuno sta scherzando su una tragedia, tantomeno sta facendo ironia.
Si tratta di una riflessione , punto.
Accettare un atteggiamento non un’azione .
Avere una crisi d’ira nei confronti di un figlio è lecito così come tante mamme si sono trovate nella situazione di aver pensato “lo uccido!.
Noi “un po’ “ la Franzoni la capiamo ma non giustifichiamo ciò che ha fatto.
Qui nessuno vuole incitare nessuno a uccidere esseri umani. Amen
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