Le ultime notizie che arrivano dal Regno Unito parlano di uno slittamento. Il caso di Indi Gregory continua a tenere banco tra il nostro paese e il Regno Unito. Cosa sappiamo: i legali della famiglia hanno comunicato che la sospensione dei supporti vitali per la giovane paziente è stata posticipata in attesa di un’udienza cruciale. La corte britannica, prevista per discutere la possibilità di trasferire la giurisdizione del caso all’Italia, si riunirà domani alle 12:00 ora britannica. Questa mattina era arrivata la terribile notizia: ci si aspettava che la piccola non potesse più vivere, dopo la decisione della corte. Ma adesso c’è un altro rinvio: il termine per il distacco della ventilazione artificiale è stato prorogato fino alla decisione dell’udienza.
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La piccola Indi Gregory: l’Italia fa il tifo per lei
Il rinvio segue una proroga precedente, che aveva esteso il termine fino alle 16:00 ora britannica di oggi, a seguito di un appello in extremis del Console italiano di Manchester, Matteo Corradini. Quest’ultimo, agendo come tutore legale di Indi in Italia, ha sollecitato l’Alta Corte britannica a cedere la giurisdizione alla magistratura italiana. E proprio il nostro paese fa il tifo per la piccola, se c’è anche solo una speranza, la bambina potrebbe essere curata nei nostri ospedali.
La situazione attuale trova le sue radici nel verdetto del giudice inglese Robert Peel, il quale aveva determinato che, nell’interesse della ragazza e per evitare ulteriori sofferenze causate da cure palliative inefficaci e dolorose, i supporti vitali avrebbero dovuto essere rimossi oggi. La famiglia Gregory e i loro sostenitori attendono ora con ansia l’esito dell’udienza di domani, che potrebbe cambiare radicalmente il corso degli eventi.