Il mito della bellezza svelato | Vanity Fair Europa presenta le modelle leggendarie

cover nuovo numero vanity fair
Pubblicato da Serena Wolf

Nel suo nuovo numero, Vanity Fair si chiede, attraverso la lente della cultura, come questo “ritorno” sia solo l’ultimo tassello del puzzle che definisce la rivoluzione del mito della bellezza oggi

Nell’anno della celebrazione dei loro rispettivi anniversari, Vanity Fair Italia (20°), Francia (10°) e Spagna (15°) hanno unito le forze in un eccezionale progetto che getta uno sguardo riflessivo sul mito della bellezza come elemento determinante dello Zeitgeist culturale degli ultimi decenni. Questa collaborazione straordinaria celebra un’evoluzione unica nella percezione della bellezza e del suo potere.

Nel panorama in costante mutamento della moda, l’uscita delle supermodelle e l’arrivo di una bellezza meno stereotipata hanno segnato l’inizio di un cambiamento epocale. Per la prima volta, la fragilità ha vinto sulla perfezione, e la vulnerabilità ha preso il sopravvento sul potere. Oggi, con il ritorno delle icone di un’epoca passata, assistiamo all’ultimo atto di una rivoluzione che finalmente fa pace con la sua storia. Negli ultimi dieci anni, abbiamo imparato ad apprezzare corpi, forme ed età diverse, e ora si sta facendo strada una nuova idea di bellezza: quella del rispetto e della diversità.

Simone Marchetti, Direttore di Vanity Fair Italia e Direttore Editoriale di Vanity Fair Europa, riflette su questo cambiamento epocale affermando: “La vecchia idea di perfezione, rappresentata da questi modelli iconici, è l’ultimo pezzo di un grande puzzle della nuova bellezza, un luogo in cui tutti sono inclusi: top model, corpi non conformi, diversi orientamenti sessuali, diversi tipi di colori della pelle. La bellezza oggi è libertà e inclusione. Tutto il resto non è bellezza, è una prigione.”

VANITY FAIR NAOMI CAMPBELL
Credits: Luigi & Iango/Vanity Fair

Il progetto culmina in un eccezionale portfolio di 50 pagine realizzato dai fotografi Luigi & Iango, che hanno attraversato il mondo da New York a Milano a Parigi alla ricerca delle modelle più iconiche del secolo scorso. Questo accattivante servizio in bianco e nero dipinge il ritratto della bellezza nel corso dei decenni attraverso i volti che sono stati uno dei primi attacchi al patriarcato e al mondo governato soltanto dagli uomini. Le supermodelle hanno preso il controllo, diventando famose persino più degli stilisti e dei marchi di moda per cui lavoravano.

Il video teaser introduttivo a questa straordinaria storia presenta Carla Bruni che canta “Where Have All the Flowers Gone?” e preannuncia la tripla copertina dei fotografi Luigi & Iango. Questo incredibile lavoro presenta 21 delle modelle più iconiche che hanno plasmato il mondo della moda, non solo celebrando le celebri supermodelle degli anni ’90, ma anche onorando figure leggendarie degli anni ’60 e ’70 come Twiggy, Pat Cleveland e Iman Bowie, tra le altre. Le protagoniste includono Cindy Crawford, Carla Bruni, Claudia Schiffer, Christy Turlington, Naomi Campbell, Eva Herzigova, Milla Jovovich, Stephanie Seymour, Iman, Helena Christensen, Twiggy, Amber Valletta, Kristen McMenamy, Elisabetta Dessy, Shalom Harlow, Penelope Tree, Lauren Hutton, Pat Cleveland, Carolyn Murphy, Kirsten Owen e Paulina Porizkova.

VANITY FAIR IMAN
Credits: Luigi & Iango/Vanity Fair

Per completare l’esplorazione del mito della bellezza, all’interno di questo speciale numero di Vanity Fair troverete anche un saggio del filosofo francese Ollivier Pourriol. Il suo articolo approfondisce il rapporto tra la moda e lo Zeitgeist, lo “spirito dell’epoca”, attingendo a spunti di riflessione da filosofi come Hegel e Nietzsche. Pourriol analizza come figure iconiche come Naomi Campbell e Cindy Crawford, immortalate dal fotografo Peter Lindbergh, abbiano incarnato non solo la bellezza, ma anche il potere e la cultura del mondo occidentale post-Guerra Fredda. Il suo articolo sottolinea la complessità dell’influenza delle supermodelle sulla società, esplorando le ironie dell’industria, tra empowerment e aspettative del pubblico.

In un mondo in cui l’idea di bellezza è sempre più legata all’inclusività e alla diversità, questo progetto eccezionale riflette una metamorfosi profonda nel modo in cui percepiamo e celebriamo la bellezza. Le supermodelle di ieri, oggi iconiche come sempre, sono testimoni di un cambiamento epocale in cui la bellezza abbraccia finalmente la sua vera essenza: la diversità e l’empowerment di tutti.

Credits: Luigi & Iango/Vanity Fair

Informazioni sull'autore

Serena Wolf

Se ho scelto di scrivere è perchè penso di avere tante cose da dire e voglio farlo raccontando quello che succede in questo paese e nel mondo. Voglio farlo con i piedi a terra ma con le mani su una tastiera. Perchè non è importante da dove scrivi ma quello che scrivi e come lo scrivi