Giulia Cecchettin, al concerto di Calcutta cantano tutti per lei: doveva essere presente

Pubblicato da Benedetta Calasso

Un flashmob per Giulia Cecchettin al concerto di Calcutta: “Canta più forte che puoi, canta per Giulia”

Calcutta ha tenuto un concerto a Padova poche ore fa, concerto a cui hanno partecipato davvero tantissime persone. In questa serata felice e speciale, piena di musica e gioia, ci sarebbe dovuta essere anche Giulia Cecchettin. La giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, aveva acquistato il biglietto per il concerto di Calcutta. I presenti però si sono uniti in un vero e proprio flashmob supportato dall’artista stesso sul palco ed hanno deciso di cantare per Giulia, non solo ricordando la giovane ragazza che non c’è più, ma dando anche un nuovo e chiaro messaggio contro i femminicidi, contro la violenza sulle donne.

Al concerto di Calcutta tutti cantano per Giulia Cecchettin

L’iniziativa del flashmob è partita da tre ragazze che hanno deciso di mobilitarsi per Giulia Cecchettin. Durante la canzone di Calcutta intitolata Gaetano, hanno invitato tutti i presenti allo spettacolo ha tirare in su un foglio con scritto “per Giulia” e accendere le torce dei cellulari per creare un bell’effetto con le luci: “Soprattutto ti chiediamo di cantare a squarciagola: canta più che puoi, canta per Giulia”. Chi era presente tra il pubblico del concerto di Calcutta ha trovato queste indicazioni e davvero tutti hanno partecipato a questo ricordo così forte e sentito per la ragazza. L’emozione è stata tangibile per i presenti. Adesso è persino nata una pagina Instagram: flash.mob.giulia.cecchettin in cui si stanno radunando tutte le foto e le immagini della serata e del meraviglioso gesto fatto per lei.

Il testo della canzone Gaetano di Calcutta dedicata a Giulia Cecchettin

Gaetano mi ha detto che viviamo nel ghetto
ma nel mentre io penso che
se io dormissi disteso sul tuo lato del letto io forse sarei te
volevo avere dei figli
né troppi né pochi
né tardi né domani
con l’inverno che avanza tu vuoi aprire un’azienda che fa tende con le mani
e ho fatto una svastica in centro a Bologna
ma era solo per litigare
non volevo far festa mi serviva un pretesto per lasciarti andare

suona una fisarmonica
fiamme nel campo rom
tua madre lo diceva non andare su youporn
suona una fisarmonica e fiamme nel campo rom
tua madre lo diceva non andare su youporn
per lasciarti andare
per lasciarti andare
E ho fatto una svastica in centro a Bologna ma era solo per litigare
non volevo far festa
mi serviva un pretesto
ma in verità ti vorrei accompagnare
fare ancora quattro passi con te
ma è difficile se vai veloce
stare al passo con te
come si fa
suona una fisarmonica fiamme nel campo rom
tua madre lo diceva non andare su youporn
suona una fisarmonica e fiamme sul campo rom
tua madre lo diceva non andare su youporn
per lasciarti andareper lasciarti andare
quante volte ho pensato che alla fine il sorriso è una parentesi se vedi bene
mi annoiavo alle feste mi annoiavo alle cene
quante volte ho pensato che alla fine il sorriso è una paresi se vedi bene
mi annoiavo alle feste mi annoiavo alle cene

Informazioni sull'autore

Benedetta Calasso

Da sempre appassionata di musica, scrittura, spettacolo, fotografia e social ma non solo. Sono laureata in Scienze della Comunicazione. Scrivo articoli in giro per il web ma alla fine mi sono ritrovata anche tra gli scaffali delle librerie.