Giornata nazionale della salute della donna: l’importanza dell’alimentazione

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Pubblicato da Redazione

Il 22 aprile è la giornata nazionale della salute della donna: ecco che cosa dobbiamo sapere anche sull’importanza dell’alimentazione

 Il 22 aprile è la Giornata nazionale della salute della donna. In Italia sono più di 70mila le donne che ogni anno si ammalano di un tumore tipicamente femminile; per la precisione, 55mila di tumore al seno, 10.700 all’utero e 5.200 all’ovaio. È vero che le cure stanno facendo enormi passi avanti – per citare uno dei dati più significativi, la mortalità per tumore al seno è diminuita del 6% tra il 2015 e il 2020 – ma è vero anche che si può fare moltissimo per ridurre l’incidenza di tali malattie. Soltanto il 5-10% dei tumori infatti ha un’origine genetica, mentre tutti gli altri sono legati all’ambiente e stili di vita. Si stima quindi che una percentuale compresa fra il 30 e il 50% dei tumori sia prevedibile adottando uno stile di vita capace di spegnere quei meccanismi che innescano la carcinogenesiprimo fra tutti l’infiammazione. Si occupa di questo il Codice Europeo contro il Cancro, un insieme di 12 linee guida comprensibili a tutti messe a punto dalla Commissione europea.

Giorgia Olivieri – già nota per il progetto editoriale Dottori & Sapori – ha voluto dedicare proprio a questo tema un corso rivolto a professionisti sanitari e accreditato ECM.  Ma quali sono, dunque, i cibi amici della prevenzione

  • Sì a cereali integrali (riso rosso e integrale, farro, avena, orzo, segale ecc.) e legumi (fagioli, ceci, lenticchie ecc.).
  • Consumare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura (purché non amidacea, come patate o altri tuberi).
  • Aggiungere alla dieta quotidiana frutta secca e semi (di chia, cumino, lino, papavero, zucca, girasole, sesamo).
  • Tra le spezie è ottima la curcuma, da associare al pepe nero per farla assorbire Dall’organismo.
  • Condire le pietanze con le alliaceae, cioè aglio e cipolla a volontà.
  • Le arance e i frutti arancioni, gialli e rossi sono un vero e proprio laboratorio fitochimico, perché ricche di vitamina, polifenoli, terpeni e antocianine.
  • Cavoli e crucifere (rape, rafano, senape, mostarda), realizzati con cotture. veloci al vapore o saltati in padella.

L’alimentazione svolge anche un ruolo fondamentale per i pazientI in terapia oncologica, contribuendo alla qualità della vita in termini sia fisici sia emotivi. Vediamo quindi alcune ricette ideali da preparare durante la fase di cura.

Le ricette che fanno bene alle donne

Gnocchi di zucca con pesto alla rucola

Ricetta adatta in tutte le fasi

Ingredienti:

  • Gnocchi di zucca 200 g
  • Rucola 1 mazzetto
  • Nocciole 25 g
  • Parmigiano reggiano 10 g
  • Aglio ½ spicchio
  • Olio evo 10 g

Procedimento:

  1. Lavare bene la rucola e frullarla con un mixer ad immersione insieme all’olio e, man mano che si frulla, unire anche lo spicchio di aglio e il parmigiano
  2. Aggiungere anche le nocciole e continuare a mixare almeno per 10 secondi
  3. Lessare gli gnocchi, scolarli con la schiumaiola e inserirli in una ciotola dove è stato precedentemente inserito il pesto alla rucola
  4. Tenere a disposizione un goccio di acqua di cottura degli gnocchi per ammorbidire, se necessario, il pesto
  5. Condire e servire la pietanza calda.

Ricetta a cura della dottoressa Etta Finocchiaro, medica chirurga e specialista in Scienza dell’alimentazione e nutrizione clinica

Biscotti rustichelli veg senza uova e senza lattosio

Ricetta adatta in fase di prevenzione e chemioterapia

Ingredienti:

  • Farina integrale di frumento 200 g
  • Fiocchi di avena piccoli 100 g
  • Zucchero di canna integrale 100 g
  • Uva passa 100 g
  • Farina di mandorle 50 g
  • Latte o bevanda vegetale all’avena 100 ml
  • Olio di semi di girasole 90 ml
  • Vaniglia in polvere ½ cucchiaino da caffè
  • Lievito in polvere ½ cucchiaino da caffè
  • Gocce di cioccolato fondente 50 g

Procedimento:

  1. Ammollare l’uvetta in acqua per 20 minuti e preriscaldare il forno a 180 gradi modalità statico
  2. Mescolare le farine con i fiocchi d’avena, lo zucchero, il lievito e la vaniglia in polvere
  3. Aggiungere l’uvetta e versare l’olio ed il latte impastando con le mani fino ad ottenere un impasto dalla consistenza umida e morbida
  4. Prelevare una piccola quantità di impasto e lavorarlo con le mani per formare una polpettina rotonda e sistemare le palline su una teglia rivestita da carta da forno formando un biscotto spesso circa 4 mm
  5. Cuocere a 180° per circa 10-12 minuti
  6. Appena sfornati, i biscotti risultano ancora morbidi ma si induriscono durante il raffreddamento
  7. Si conservano in contenitore chiuso ermeticamente per diversi giorni.

Ricetta a cura della dottoressa Laura Mavilia, dentista

Brownies con fagioli rossi

Ricetta adatta in fase chemioterapica e in fase radioterapica

Ingredienti:

  • Fagioli rossi 250 g
  • Cioccolato fondente extra al 70% 120 g
  • Crusca di avena (o farina di grano saraceno) 15 g
  • Nocciole 50 g
  • Cacao amaro in polvere 30 g
  • Olio di cocco 1 cucchiaino da caffè raso
  • Lievito istantaneo per dolci ½ bustina
  • Sale un pizzico
  • Bevanda vegetale 3-4 cucchiai

Procedimento:

  1. Servirsi di una teglia 20×20 e rivestirla di carta forno
  2. Preriscaldare il forno a 180 gradi
  3. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde
  4. In un robot da cucina tritare finemente le nocciole (che a piacere si possono precedentemente tostare per un paio di minuti in una padella antiaderente)
  5. Aggiungere dentro al mixer alle nocciole tutti gli altri ingredienti e mixare fino a ottenere un impasto omogeneo
  6. Versare l’impasto nella teglia, infornare per 30 minuti a 180 gradi
  7. Lasciare raffreddare e tagliare a cubetti.

Ricetta a cura della dottoressa Virginia Lusenti, dietista

Centrifugato di kiwi, sedano, melone bianco e zenzero

Ricetta adatta in fase chemioterapica, ottima antinausea

Ingredienti:

  • Kiwi 150 g
  • Sedano 150 g
  • Melone giallo 200 g
  • Zenzero fresco 10 g

Procedimento:

  1. Dopo avere lavato e pulito e sbucciato gli ingredienti, tagliarli a pezzi e inserirli nella centrifuga.
  2. Frullare e servire.

Ricetta a cura della dottoressa Patrizia Bartolini, biologa nutrizionista specializzata in alimentazione energetica

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