Oggi mercoledì 25 novembre è la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne. Purtroppo ogni anno i numeri crescono tra maltrattamenti e violenze. Questo 2020 poi è stato un anno complicato dalla convivenza forzata a causa del lockdown e delle quarantene per il Covid 19. Dai dati appare chiaro che in questo anno sia stata uccisa una donna ogni tre giorni. Un numero davvero triste che arriva a contare 91 vittime per femminicidio ad opera di un partner, di un convivente, di un ex fidanzato. La situazione non sembra migliorare troppo ma per fortuna molte cose sono cambiate: ora ci sono più leggi, c’è più coraggio e si da più importanza a questo terribile fenomeno. E c’è anche la voglia di tante donne, vittime e sopravvissute, di aiutare chi come loro, deve trovare il coraggio di denunciare.
Alle 91 vittime si aggiungono purtroppo altre due donne uccise da marito e compagno nella notte del 24 novembre.
Violenza sulle donne, i dati sul femminicidio che fanno paura: il rapporto di Eures
I numeri continuano a far paura. Secondo il rapporto Eures a scatenare i femminicidi sono maltrattamenti che si ripetono e la convivenza già compromessa. Per quanto riguarda i maltrattamenti contro le donne che hanno portato poi ad un femminicidio dal 2018 al 2019 sono aumentati del 50%. Le violenze e i femminicidi della vittima in convivenza con l’autore del grave reato sono stati causati quasi sempre da un coniuge o un convivente. Qui il dato supera il 13,5%. Il delitto da parte di un partner è sceso del 20% mentre da un ex fidanzato del meno 33,3%. Nonostante ciò, non si tratta certo di dati rassicuranti e durante il lockdown la situazione è precipitata in molti casi.
Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne del 2020: i dati di quest’anno e l’incidenza del lockdown
Nel 2020 si è arrivati a toccare 67,5% per non parlare del periodo di lockdown dove si è superato l’80% dei casi. E in effetti a partire da marzo, fino ad arrivare al primo mese dell’estate, ci sono state 21 donne vittime su 26. Proprio il periodo in cui la convivenza era forzata. Aumenta pure l’età delle vittime del 2020 rispetto all’anno precedente. Adesso il dato va dai 50,3 ai 53,8 attuali. In questo ultimo anno i motivi non sono stati soltanto la gelosia e la mania di possesso. Purtroppo la quarantena ha inciso notevolmente portando esasperazione in situazioni già notevolmente compromesse.
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